Gli elettroscopi più belli dell'ITIS

Referenti: E. Baiada, R. Bartolacelli, C. Capitanio, D. Cinardo

Studenti: 2B, 2C, 2E

Descrizione

Fa parte del programma di seconda una piccola parte di elettrostatica, insegnata per lo più attraverso esperienze di laboratorio molto classiche, con pendolini, bacchette elettrizzate e, naturalmente, l’elettroscopio. Si illustrano due macchine elettrostatiche, l’elettroforo di Volta e il generatore di Van De Graaff, per introdurre poi la legge di Coulomb, le linee di forza, e quanto ne consegue.

Ai ragazzi di tre classi ( 2B, 2C, 2E) è stato proposto di cercare di realizzare un elettroscopio del tutto “casalingo”, funzionante, a costo zero. Non è stata data nessuna indicazione, tranne il divieto assoluto di acquistare alcunché, il consiglio di guardarsi attorno e l’incentivo di un voto prestigioso per chi fosse riuscito.

Il risultato è stato notevole e tutti gli elettroscopi sono assolutamente funzionanti, anche se alcuni hanno una parte mobile piuttosto pesante. Indubbiamente non è mancata la fantasia. Forzatamente si utilizza un vasetto col tappo, un’astina metallica e un pezzetto di stagnola, ma l’origine dei diversi componenti, le soluzioni per il montaggio ed il livello di finitura sono molto differenziati. Anche la manualità dimostrata è molto diversa, ma generalmente di livello piuttosto basso, tenendo conto delle abilità che gli studenti avrebbero dovuto acquisire comunque nei due anni del corso nei laboratori e nelle materie tecniche.

Lo scopo didattico di questi piccoli progetti è comunque sempre uno solo, quello di riconnettere la teoria con il mondo reale, facendo uscire le nozioni dai libri per sottoporle al vaglio del laboratorio.

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Ultime modifiche: giovedì, 15 settembre 2011, 13:04